Metaphysical Florence
Giorgio de Chirico è seduto su una panchina di piazza Santa Croce, a Firenze. È un bel pomeriggio d'autunno, ma lui non si sente tanto bene. "Il sole autunnale, caldo e forte, rischiarava la statua e la facciata della chiesa. Allora ebbi la strana impressione di guardare quelle cose per la prima volta, e la composizione del dipinto si rivelò all'occhio della mia mente".
"Enigma di un pomeriggio d'autunno", del 1909, è la prima opera metafisica di de Chirico in cui egli cerca di esprimere in un dipinto il grande silenzio del mondo, e il suo enigma.
Et quid amabo nisi quod aenigma est?
Questa serie di foto in bianco e nero, scattate a Firenze, alcune durante il lock down altre più banalmente alzandomi molto presto la mattina, è ispirata dalla poetica metafisica: spazi deserti, statue assorte, fughe di colonne in chiaroscuro, ombre misteriose gettate sui muri non si sa da chi o cosa, strani riflessi, movimenti bloccati.
Si comincia anche qui con piazza Santa Croce.