Se Lanzarote non è stata invasa dalle brutture del turismo di massa come è capitato alle sorelle canarie Tenerife e Gran Canaria molto lo si deve all’opera dell’artista locale Cesar Manrique, il quale oltre a marcare il territorio dell’isola con capolavori grandi e piccoli, ha soprattutto saputo plasmare nei suoi conterranei una mentalità di preservazione e valorizzazione dei beni più preziosi che esistono: l’ambiente, la tutela del territorio e la sua tradizione architettonica.
I pueblos blancos di Lanzarote sono un campionario straordinario di architettura canaria: casette basse, cubi ben squadrati talora conclusi da una cupola, perfettamente inseriti e talora mimetizzati nell’ambiente vulcanico dell’isola. Il colore dominante è un bianco abbacinante al sole diretto, che salvaguarda gli ambienti interni da temperature eccessive. I tetti sono inclinati per facilitare la raccolta dell’acqua piovana e piacevolmente sfalsati in altezza, così come i muri che racchiudono i cortili interni da dove parte la breve rampa di scale che sale alla terrazza. Nelle porte e nelle finestre sapienti tocchi di colore, verdi o blu. Un paesaggio urbano che è allo stesso tempo cubista e metafisico.