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angolazioni libere e ricami di colore

minimalismo e colori di Lanzarote e Santorini

angolazioni libere e ricami di colore

minimalismo e colori di Lanzarote e Santorini




  Le fotografie di questa raccolta le ho realizzate fra Lanzarote e Santorini. Due piccole isole vulcaniche gettate nel mare ai limiti occidentale e orientale del continente, che hanno la casuale e fortunata coincidenza di condividere paesaggi emozionanti e tramonti mozzafiato. Queste doti naturali, assieme alle spiagge, attraggono ogni anno frotte di turisti.
 
  Da fotografo, mi sono permesso il lusso di ignorare le attrazioni turistiche e di concentrare la mia attenzione sugli aspetti architettonici e di arredo urbano. Le architetture cicladiche e canarie (meglio: lanzarotegne) sono infatti un bel banco di prova per chi concepisce le proprie fotografie come una pagina bianca in cui linee, forme e spunti discreti di colore entrino in relazione fra di loro, e con la pagina stessa.
In queste immagini la componente figurativa è sempre presente, com'è ovvio dato che provengono dal mondo concreto, ma è ridotta all'essenziale, talvolta proprio all'osso, tanto che a un osservatore superficiale può sfuggire il nesso fra questi oggetti, comuni e riconoscibili (la porta, il vaso, il segno stradale) e il trattamento fotografico che li estrae/astrae dalla realtà.
  Non sono propriamente fotografie di architettura, men che mai di paesaggio. Nel mondo di internet, maniacalmente predisposto alle catalogazioni, verrebbero dichiarate inappellabilmente "uncategorized".
  Io le definisco come astrazioni figurative.
 
  Dal punto di vista pratico occorre un medio tele che, unito a un'angolazione per lo più frontale, schiacci la propettiva, ma non troppo; poi, la pazienza di aspettare la luce giusta (raramente coincidente con quella della golden hour) che disegni il gioco d'ombre e definisca il tocco di colore.
  Più in generale occorre una forte propensione all'osservazione; l'esercizio di considerare le forme architettoniche, ombre incluse, come elementi geometrici, cioè astratti; infine una predisposizione mentale improntata alla curiosità, assimilabile a quella di un esploratore o ai giochi di un bimbo.